Cos’è e Come Funziona il WiFi?
La connessione WiFi si è talmente diffusa nel corso degli ultimi anni che praticamente ogni dispositivo ne prevede l’utilizzo, dai computer a cellulari, tv o set top box.
Il successo di questa tecnologia è derivato dal basso costo di installazione e dalla semplicità d’uso, vediamo insieme di cosa si tratta.
Il WiFi è una tecnica di trasmissione senza fili di segnali digitali, viene utilizzato per la navigazione in internet attraverso diversi dispositivi, se è fornito da un router o per collegare due computer, se viene utilizzata la modalità bridge.
Nei moderni cellulari è disponibile il tethering, cioè si condivide la connessione mobile (creando una rete WiFi) per quei dispositivi che ne sono sprovvisti.
Il WiFi si è molto diffuso anche grazie all’introduzione delle connessioni ADSL per permettere anche ai computer che non si trovavano nelle immediate vicinanze del modem di potersi collegare ad internet.
I canali
Il WiFi come le altre tecniche di trasmissione di dati wireless utilizza dei canali, in Italia se ne possono usare 13 nella banda a 2,4GHz (la più utilizzata), in America 11 ed in altri paesi 12 o 14, ma a differenza di altri tipi di canali (come quelli radiofonici o televisivi) il loro utilizzo è gratuito e libero, questo porta vantaggi e svantaggi: non si devono chiedere autorizzazioni o pagare tasse per il loro utilizzo, ma al tempo stesso non essendoci limitazioni possono crearsi problemi di interferenza se diversi modem utilizzano lo stesso canale, degradando la qualità e la velocità di connessione.
I 13 canali a disposizione sono pochi, anche solo un palazzo può contare almeno una decina di reti diverse attive, pensate quindi all’interno di un quartiere con tanti palazzi vicini i problemi che si possono generare.
Esistono inoltre canali nella banda di frequenza a 5GHz: una frequenza più alta comporta però una maggiore difficoltà a passare muri spessi o compiere grandi distanze.
Solitamente nei modem è possibile settare almeno 4 canali in questa frequenza: il 36, 40, 44 e 48, ma nei modelli più recenti di modem/router sono presenti almeno altri 4 o 8 canali, rendendo quindi meglio usufruibile questa frequenza.
Standard di funzionamento
I dispositivi WiFi possono funzionare a diverse velocità a seconda della tecnologia utilizzata: 11Mbits per la B, 54Mbits per la G, 300Mbits per la N (WiFi 5), 1300 Mbits per la AC (WiFi 6) ed infine una velocità superiore ai 2 Gbits per la nuova versione AX (WiFi7).
Prestate però attenzione ai dati tecnici: è molto frequente che in realtà dispositivi in classe N non possano raggiungere i 300Mbits ma solo 150Mbits o anche 75Mbits, per raggiungere la velocità massima sia il modem, che il vostro computer o cellulare, devono infatti supportarla.
Un altro problema della classe N è la compatibilità: i primi dispositivi sono stati venduti anche anni prima dell’effettiva standardizzazione. Questi dispositivi si possono riconoscere dalla sigla “N Draft” e possono presentare problemi di compatibilità con altri che non siano del medesimo costruttore.
Le velocità citate sono quelle massime teoricamente realizzabili, nella realtà la connessione può essere effettuata anche a velocità minori, sia per una questione di risparmio energetico sia per la cattiva qualità o bassa potenza del segnale ricevuto: il computer si può collegare a 48Mbits o 36Mbits ad esempio, invece dei 54Mbits massimi possibili.
La frequenza e la potenza
Il WiFi utilizza le frequenze a ridosso dei 2.4GHz (le stesse dei forni a microonde, che infatti creano disturbi quando sono accesi) mentre per l’UMTS/HSDPA si parla dei 2.1GHz.
Nel caso del WiFi N, AC e AX è possibile utilizzare le frequenze a 5GHz, questo permette di ridurre le interferenze con altri dispositivi WiFi che utilizzano invece le frequenze a 2,4GHz.
Scegliendo un canale a 5GHz la copertura sarà inferiore rispetto alle frequenze a 2,4GHz, ma sarà più semplice trovare un canale libero (perché leggermente meno utilizzati) che permetterà di raggiungere la massima velocità o quantomeno avvicinarsi di molto a quel valore.
Per utilizzare i canali a 5GHz il nostro modem (o router) deve essere dual band, così come la scheda WiFi installata nel nostro cellulare, tablet o computer.
Il WiFi AC utilizza unicamente la frequenza a 5GHz, ma per raggiungere le migliori prestazioni vengono utilizzati ben 4 canali, bastano quindi 2 o 3 modem AC nelle vicinanze per esaurire completamente i canali disponibili in questa frequenza. Se non avete dispositivi AC disabilitate nel modem questa versione, creereste unicamente interferenze ai vicini che magari invece li utilizzano.
Come per tutti i segnali radio, si vengono a generare delle “radiazioni” elettromagnetiche, ma che sono di bassa intensità rispetto ad altri dispositivi che utilizziamo giornalmente: la potenza massima consentita per le antenne WiFi è di 100mW (0,1W) mentre per i cellulari si parla di alcuni Watt e di alcune centinaia o migliaia di Watt per gli impianti di trasmissione di radio e TV, quindi se si volesse bandire il WiFi si dovrebbero prima eliminare tante altre onde radio ben più potenti.
Non per questo si deve però sottovalutare il problema e se possibile, è sempre meglio utilizzare una connessione cablata o non tenerlo acceso se non necessario, come ad esempio la notte (molti modem consentono di settare orari di accensione e spegnimento della sola parte WiFi)
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